Intolleranze Alimentari

Informazioni generali

Per intolleranze alimentari si intendono una serie di disturbi, solitamente gastrointestinali, causati da reazioni non IgE mediate ovvero reazioni non allergiche.
Gli unici metodi che hanno una base scientifica e che possono diagnosticare tali disturbi sono i test dell’ espirato prima e dopo somministrazioni di alcuni substrati.

Il test dell’espirato rileva:

Intolleranza al lattosio

L’ intolleranza al lattosio è la più frequente tra le intolleranze alimentari. E’ causata dal malassorbimento di uno zucchero, il lattosio, che è contenuto nel latte e nei suoi derivati.
I sintomi principali sono gonfiore, tensione addominale, dolore, diarrea, senso di pesantezza.
Il metodo di riferimento per la diagnosi dell’ intolleranza al lattosio è il test del respiro prima e dopo ingestione di lattosio. Il campione raccolto deve essere analizzato con strumentazioni ad elevata tecnologia.

Raccomandazioni per eseguire il test:

  • assicurarsi che il centro disponga di un gascromatografo con spettrometro di massa per analizzare il campione;
  • assicurarsi che il centro e il personale abbiano una preparazione specifica per questi test.

Sindrome da malassorbimento del fruttosio

Il fruttosio è uno zucchero presente nei frutti, nel miele e in gran parte dell’ industria alimentare come dolcificante.
I sintomi principali sono: diarrea, flautolenza, meteorismo e dolori addominali.

Sindrome overgrowth batterico (SIBO)

La sindrome da overgrowth batterico consiste in una colonizzazione di batteri nell’intestino tenue in numero maggiore rispetto alla normalità.
L’ esagerata colonizzazione puo’ essere causata da vari fattori tra cui:

  • diabete;
  • terapie gastriche antiacide;
  • diverticoli.

Tale colonizzazione produce disturbi gastroenterologici aspecifici tra i quali:

  • meteorisimo;
  • flautolenza;
  • dolori addominali.

ma anche malassorbimento, deficit vitaminici ed osteoporosi.

Le intolleranze IgG-mediate sono rappresentate dalle intolleranze agli alimenti caratterizzate dalla presenza di anticorpi di classe IgG diretti contro i componenti presenti nel cibo.

Clicca per consultare la tabella degli alimenti testati

Il sistema immunitario riconosce queste strutture antigeniche come corpi estranei, inducendo la produzione di anticorpi specifici di classe IgG (sensibilizzazione). Questa risposta immunitaria, che si manifesta tipicamente dopo un certo lasso di tempo (da diverse ore ad alcuni giorni dall’ingestione), scatena una reazione infiammatoria che può diventare cronica.
Le infiammazioni croniche si possono manifestare in tutto il corpo, oltre che nel tratto gastrointestinale.

I sintomi più frequenti sono:

  • diarrea;
  • stipsi;
  • gonfiore;
  • nausea;
  • mal di stomaco;
  • colon irritabile;
  • emicrania;
  • asma;
  • disturbi delle articolazioni;
  • incapacità di concentrarsi;
  • disturbi cutane;
  • problemi di peso (sovra o sottopeso).

Il Test di dosaggio delle IgG verso gli alimenti non trova ad oggi un consenso unanime nella comunità scientifica.

Si rimanda al medico prescrittore ogni tipo di valutazione circa la prescrizione del test e la scelta dell’ eliminazione dalla dieta di un determinato alimento.

Tipologie

Mutazioni Genetiche specifiche possono predire o individuare delle intolleranze alimentari.

  • Test genetico intolleranza al lattosio;
  • Test genetico intolleranza ai solfiti;
  • Test genetico intolleranza alla caffeina;
  • Test genetico intolleranza al fruttosio;
  • Test genetici intolleranza al Nichel.

Altri Test

  • Test del respiro Sorbitolo;
  • Test respiro per svuotamento gastrico ( Ac. Ottanoico).